Sprofonda nel buio lo spirito,
spessa tenebra ottunde la mente,
né il sole radioso di un giorno
può brillare oltre la morte.
Il cuore dell’uomo diserta l’amore,
spenta la pietà, dissolta la compassione!
Che può contare la vita, se pure
l’innocenza di un bimbo è violata?
Samuele, Tommaso, o anonimi bimbi,
come fiori recisi. Ma, da chi?
Qui, gente stupita, si ferma a guardare
un corpo di donna spogliato ed offeso,
trovato a marcire nel fosso,
nel ventre custodiva una vita.
Là una mamma, costretta
a vender per strada l’amore
affiora tra i flutti di un fiume.
Smarriti ci domandiamo perché.
Fastidio diffuso che giudica,
si gira schifato, e condanna.
Luci accese in ribalta:
su giornali e tv si recita unanime sdegno.
Teatro, tragedia, finzione, commedia,
spettacolo, frastuono, emozione
per coscienze sporche e strappate,
risucchiate nel buco nero dell’indifferenza.
Mario BERTO |